Real ales in Scozia (2003)

14 Dicembre 2014 0 Di Bertinotti

Le birre scozzesi rappresentano una parte particolare del panorama birrario britannico: tradizionalmente poco attenuate perche’ fermentate a temperatura inferiore; maltose e con poco alcool (trovare una birra con una percentuale di alcool superiore al 4.5 e’ veramente una rarita’!) e generalmente basso utilizzo di luppolo: doveva essere importato dall’Inghilterra (qui non cresce ovviamente) e gli scozzesi non erano particolarmente felici di versare denaro “down in England”, come dicono a Glasgow . Altra cosa per noi “strana” e’ la totale mancanza di carbonazione, pero’ qui, a differenza che in Inghilterra, la birra viene servita a temperatura di cantina, non “tiepida”, quindi!Le prime vittime della serata al Bon Accord (Glasgow)

Arriviamo a Glasgow in serata…subito siamo felici perche’ siamo partiti da casa con 35° C e qui ce ne sono 18, con un venticello molto piacevole, non con il solito ventaccio scozzese… e c’e’ addirittura il sole! Dopo cena, guido il gruppo al mio locale preferito in citta’… un pub che è (cito la guida del CAMRA) “un’istituzione real-ale fin dagli anni 70, anche quando trovare una pinta decente nella maggiore citta’ scozzese era facile come trovare i denti a una gallina”. Il posto si chiamaBON ACCORD(North Street 153, zona Charing Cross, proprio di fianco alla Mitchell Library – 11-24, 5-23 la domenica). Il miglior real ale pub in Scozia!

E’ un posto magnifico, molto tranquillo; non ha nulla del tipico rumoroso pub scozzese. Ci sono DIECI spine real-ale. Sbavando davanti al barista, decidiamo per una Old Moor della Kelburn, una delle birrerie scozzesi piu’ giovani, nata solo nel 2002; una EXE Bitter, della EXE Valley brewery e una Bitter & Twisted, della Harvieston. Quest’ultima ha un fruttato spettacolare e, per essere una scozzese, e’ anche amara! Davide decide per il bis e si lancia su una EXE Old Bitter, che di bitter non ha quasi nulla, ma ha un malto fantastico in una quantita’ di alcool praticamente nulla.

Alla Caledonian Brewery (Edimburg)Dormiamo in una guest house sempre in zona Charing X, non eccelsa ma passabile (McLays Guest House, Renfrew St, la doppia costa 24 pounds per persona colazione compresa). Il giorno seguente e’ la giornata di Edimburgo… e poi Kuaska ci ha organizzato una gita alla Caledonian Brewery! Veniamo accolti da un gentile signore che ci mostra tutto quanto sulla birreria e poi ci porta alla zona “assaggio”. Finalmente!!! Beviamo una classica Caledonian 80 shilling (uno dei miei stili preferiti, I must admit) e la pluripremiata Deuchars IPA. Poi ci aspetta una delle stagionali: la Nectar. Niente supera il 4% vol in alcool. La 80 shilling e’ un vero classico, la Deuchars mi piace molto (ma non e’ una IPA, non me la contano!), ma la vera sorpresa e’ stata secondo me la Nectar: molto equilibrata, con un profumo di miele veramente spettacolare. Chiediamo se ci mettono il miele (sull’etichetta ci sono delle api!), ma il gentile signore ci dice di no…mah!

Torniamo a Glasgow, dove finiamo in una delle “novita'” britanniche: i pub in franchising… Quello dove finiamo noi e’ un Wetherspoon: ha le real ale, ma non vi consiglio certo il cibo! Speriamo che gli altri della catena siano migliori…. Qui mi bevo una Dark Island, della famosa (e a ragione) birreria Orkney Island, quella che produce la Red McGregor, tanto per intenderci. E’ una specie di stout, molto tostata, sara’ che mi aspettavo una meraviglia come la Red, ma sono rimasta un po’ delusa. Monica assaggia un mead appena acquistato...La serata continua in uno dei miei pub “mito”, dove anni prima andavo ad ascoltare un’orchestrina Jazz Dixieland il venerdi sera: lo State Bar ( Holland St 148, non lontano dall’incrocio con Sauchiehall St, sempre zona Charing X). E’ la zona che conosco meglio…abitavo a 1 minuto dallo State, ma e’ anche la zona piu’ ricca di pub di tutta la citta’. Qui ci sono 6 spine e alla fine del solito sbavamento decidiamo per una Green Mantle Original (Broughton Brewery) e una Killelan (Houston Brewery). Quest’ultima birreria si dimostrera’ nel seguito del viaggio una delle piu’ prolifiche in termini di numero di birre presenti nei pub. Ufficialmente produce solo 4 birre, ma in verita’ il numero delle sue stagionali e’ veramente mostruoso!

La mattina successiva partiamo alla scoperta del meraviglioso paesaggio scozzese. Ovviamente PIOVE. Il loch Lomond (a nord di Glasgow) e’ grigio come al solito (l’ho visto una volta sola illuminato da un bel sole…saro’ io che porto sfiga oppure li’ piove sempre?). Toccati da questo dilemma, passiamo dalla bianca Inverary e poi via verso nord sulla costa ovest! Pranziamo a Oban (molto bene, ma non mi ricordo il nome del ristorante…e’ sul lungo mare, di fronte a una grossa costruzione rossa. E’ in una casetta bianca e il lounge si trova al primo piano). Si dorme a Ballachulish, perche’ li’ vicino c’e’ un posto interessante, consigliato dalla nostra guida CAMRA (della quale proprio non si puo’ fare a meno, pena il bere soltanto Tennent’s Lager!!!). A cena si va (appunto!) al Claghaig Inn (Glencoe, sulla vecchia strada, a 2 miglia a Sud Est del paese…si vede dalla strada e ci si chiede “ma non sara’ mica quello li’ perso nel nulla?”…la risposta non ve la dico, e’ una sorpresa). Al Claghaig InnE’ un posto storico, molto bello e molto caratteristico, frequentatissimo dai trekking-fan. Ci si puo’ anche dormire, ma noi abbiamo chiesto e costava 38 pounds a persona…dato il budget decisamente piu’ basso, abbiamo scelto un B&B nella vicina Ballaculish (Lyn Leven, dalla signora McLeod, “ma qui si chiamano tutti cosi’??? “, per la modica – si fa per dire – cifra di 25 pounds a persona. Pero’ ne vale la pena). Il pub offre la Fraoch Heather Ale, vi pare che ci possiamo perdere una birra all’erica? Infatti non ce la perdiamo: e’ strana, ha un profumo che ricorda la Nora del Baladin..si vede che anche qui il birrario e’ matto! Ha un che di balsamico e speziato, che risulta molto gradevole. Le altre scelte sono la Latitude della Atlas, che finalmente ha un po’ di amaro, e la Wheter (sempre della Heather Ale); qui caschiamo male…sa di cartone bagnato, pero’, visto che nell’altra avevano messo l’erica, chissa’ cosa hanno messo in questa (piu’ probabilmente era ossidata…). Altra birra e altra birreria “profilica”…la Beinn Geard (della Cairngorm, di Aviemore). Di questa birreria ne berremo circa 15!

La mattina seguente, dopo l’immancabile salsiccia, partiamo alla volta dell’isola di Skye, dove andremo a visitare la distilleria Talisker (che e’ a Carbost, NON a Talisker!) giusto per soddisfare un’altra delle nostre passioni. A Carbost ci fermiamo in un locale vicino alla distilleria (impossibile non trovarlo, e’ l’unico!), dove mangiamo una buonissima zuppa con broccoli e Stilton. Un consiglio: dopo le 13:30 (e nei casi piu’ fortunati le 14:00) i bar scozzesi non offrono piu’ il menu completo del pranzo, ma soltanto zuppe e sandwich, quindi, a seconda della fame, decidete a che ora fermarvi per il pranzo! Ci sono soltanto delle spine a CO2 e ormai siamo viziati e arricciamo un po’ il naso…pero’ nello scaffale ci sono le bottiglie!!! Non abbiamo dubbi: Oatmeal e Black della Isle of Skye Brewery. Sembrano interessanti, ma ci riserviamo il giudizio definitivo quando le assaggiaremo “from cask”.

Dopo la distilleria (un po’ deludente, non ci fanno vedere nulla!) andiamo nel nord dell’isola che e’ veramente spettacolare. Il B&B si trova vicino a Portree (la capitale dell’isola), perso nella campagna in mezzo a mucche (rigorosamente scozzesi) e pecore. Molto molto carino, anche se la signora (che si chiama di nuovo McLeod) e’ un po’ fanatica di ordine e simmetria. Pero’ tutto nuovissimo e super-pulito (Clynelish B&B, Uigshadar, by Portree, a 20 pounds a persona). Per la cena decidiamo di fare qualche km (o meglio qualche miglio) e andiamo a Sligachan, allo Sligachan Hotel (all’incrocio tra la A850 e la A863). Il posto e’ abbastanza grande, ma, essendo l’unico luogo di ritrovo dell’isola, era prevedibile! Assaggiamo delle ottime aringhe in agrodolce (specialita’ locale, pare) e poi ci scateniamo sui main dishes e sulle birre. Riusciamo a trovare la Oatmeal della Isle of Skye alla spina ed e’ decisamente meglio! Poi Helga’s Big Jugs (della Houston, ma e’ meglio non tradurre), la Barrochan, la St Peter’s Well e la Texas (TUTTE della Houston). Quella che mi ha colpito di piu’ e’ la Texas, una stagionale autunnale (!) un po’ acidula, ma estremamente piacevole.

Una bellissima spiaggia...peccato ci fossero 9 gradi! La mattina seguente via verso il nord! Seguiamo la costa, dove il paesaggio diventa sempre piu’ spoglio di alberi e ricco di erica. Ci fermiamo per il pranzo allo Strathcarron Hotel, sul Loch Carron (vicino alla stazione). Carino, pieno di vecchie foto di signori scozzesi in kilt. Ci sono solo tre spine, ma ci possiamo accontentare. Misty Ale (della Isle of Skye), Stagg e An Tellach della solita Cairngorm. Decidiamo di dormire a Ullapool, che e’ un paese molto carino. E anche molto CARO! Vorremmo mangiare al Ferry Inn, ma e’ solo ristorante e la portata piu’ economica costa 15 pounds. Andiamo in un altro luogo, ma anche qui costicchia: decidiamo di fermarci lo stesso. Niente da segnalare…poi andiamo al bar dell’hotel e troviamo la London Pride. Meno male! Gia’ che ci siamo, assaggiamo anche la Red Kite della Black Isle e la Belhaven Bitter. Il giorno dopo ancora verso nord! Il paesaggio (se possibile!) diventa ancora piu’ aspro: gli alberi scompaiono, niente che sia piu’ alto di 10 cm riesce a sopravvivere a questo vento! Nemmeno le pecore… Ci fermiamo a pranzo in un posto anonimo, dove beviamo la Belhaven 60 shillings in bottiglia (che sembra acqua fresca un po’ gasata). Dormiamo a Bettyhill. A cena torniamo verso Craggan e andiamo al Craggan Hotel (Melness), che sembra un postaccio da fuori, ma si mangia veramente bene. Niente Ales, pero’…

Partiamo alla volta del sud (Inverness e’ la meta per la notte) e ci fermiamo a pranzo a Rosemarkie al Plough Inn (High St): un magnifico Inn di campagna, dove regnano i bimbi (e’ domenica a pranzo e il pub scozzese e’ il regno dei bimbi). Ci mangiamo una magnifica insalata con salmone fresco e ci beviamo una 60 shillings della Cairngorm, una Red Cuillin della Isle of Skye e la mitica (per il nome!) Sheepshagger (sempre della Cairngorm). La cameriera il nome l’ha solo sussurrato, a causa della presenza di 7 bimbi (di due sole coppie!) nel tavolo a fianco al nostro. La distilleria StrathilaArriviamo a Inverness e ovviamente di mette a piovere. Usciamo lo stesso (eroici) e andiamo a farci un aperitivino in un posto che vi consiglio caldamente, con buona birra e ottimo cibo. E’ il Blackfriars, in Academy st 95. Ci beviamo una Summer Solstice (Charles Well’s), una Best Bitter (Courage) e una Wild Cat (Cairngorm, ancora!). Smette di piovere e allora facciamo un po’ i turisti…poi torniamo li’ a cena. Tutto ottimo e molto (ma MOLTO) abbondante. Altre birre (ci sono nove spine!): Old Speckled Hen (Greene King), Sheepshagger (stavolta alla spina e anche stavolta alla spina e’ meglio) e Windmill (sempre Cairngorm). Il giorno seguente e’ dedicato al whisky dello Speyside, e direi che non ce lo possiamo certo perdere! Arriviamo a Dufftown e ci scegliamo un bellissimo B&B a sole 18 sterline (Davaar, Church St): veramente bello e ci offre la possibilita’ di scegliere la colazione dal menu’….non posso assolutamente esimermi dal provare le kippers, cioe’ le aringhe affumicate con le uova strapazzate! Visita alla distilleria dello Strathisla, (che va a comporre il Chivas Regal). Il loro single malt non e’ il massimo, ma la visita alla distilleria e’ preparata molto bene, con finale annusamento di vari whisky di vari invecchiamenti. Cena all’hotel nella piazzetta di Dufftown, molto spartano ma la simpatia della signora vale una visita! E il merluzzo e’ veramente buono… hanno anche una notevole selezione di malti, che non possiamo certo lasciarci scappare. Alla fine il conto ne risentira’….

E’ tempo di tornare…. alla volta di Glasgow: domani si torna in Italia. Decidiamo di fermarci a pranzo a Moulin, dove c’e’ una birreria con un impianto che molti nostri homebrewer considererebbero piccolo! L’hotel di fronte ( Moulin Inn 11-13 Kirkmichael Rd) ha tutte le loro birre. Si chiamano New Light Ale (quella che mi e’ piaciuta di piu’, con un leggero affumicato), Braveheart, Ale of Atholl e Old Remedial (che ha 5.5% di alcool, una vera rarita’!!!). Dopo una breve sosta a Stirling, arriviamo a Glasgow in serata. Decidiamo di provare un altro locale Real Ale, il Blackfriars, in Bell St 36, Merchant City. E’ un po’ deludente, si mangiano solo snack…pero’ c’e’ il real cider! Il barista mi ha anche chiesto se ero sicura di volere proprio quello!!!! Ci beviamo una Tetley’s Bitter e una Burton Ale e poi fuggiamo alla volta dello State Bar, dove stasera suonano blues. Molto piu’ fumoso della nostra precedente visita, pero’…. Ci beviamo una Pedegree Ale, una Landlord’s choice (Wylam) e una IPA (Buffy’s). Questa e’ una vera spremuta di luppolo…pero’ non mi piace, si sente solo quello! Decidiamo per il bicchiere della staffa e torniamo al Bon Accord., dove scopriamo che avevano cambiato TUTTE le spine di real ale! Non crediamo ai nostri occhi e siamo molto pentiti di essere andati a cercare un altro locale… Ci consoliamo con una Sunset Ale (Arran) e una Piper’s Gold. Entrambe molto buone. E questa e’ la fine della storia…. Totale birre assaggiate: 52. Totale pinte bevute…NO COMMENT!

Saluti

Monica
(Giugno 2003)