Le Birre del Belgio
Birre del Belgio volumi I, II e III sono guide complete alla produzione di birre storiche di origine belga:
Birre del Belgio I di Stan Hyeronimus – traduzione di Simone Orsello
“Come uno zio che vi tramanda le storie di famiglia e le ricette che amate, Stan Hieronymus mescola umorismo, occhio da giornalista e una conoscenza vastissima della birrificazione e delle birre belghe – sia personale che altrui – in una commistione che si rivela non solo istruttiva, ma anche divertente.”
Lisa Morrison, vincitrice del Brewers Association Beer Journalism Award 2004
“Con questo libro Stan Hieronymus scatta un’istantanea coinvolgente e cattura lo stato attuale della lunga tradizione della birrificazione monastica. Il risultato non svilisce il lato artistico della produzione, ma al contrario accresce il senso di meraviglia che proviamo davanti a queste raffinatissime birre.”
Randy Thiel, mastro birraio del birrificio Ommegang
Scopri perché le birre del Belgio sono così paradisiache! L’autore Stan Hieronymus descrive con dovizia di particolari le birre e i metodi di produzione delle famose abbazie trappiste, ma anche di molti altri produttori belgi e americani. Degusta queste birre durante la lettura e, se giunge dall’alto l’ispirazione a produrle in casa, potrai provare tutte le ricette descritte nel libro!
Birre del Belgio I
304 pagine
17×24 cm
Euro 19,90
Edizioni LSWR / MoBI
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Birre del Belgio II di Phil Markowski – traduzione di Thais Siciliano
Questo secondo volume della trilogia sulle birre del Belgio dettaglia la storia e la tecnica di produzione delle Bière de Garde del nord della Francia e delle Saison del Belgio. Questi stili sono il frutto di decenni di evoluzione nei metodi produttivi e negli ingredienti utilizzati, interpretazioni e reinterpretazioni delle “birre contadine”prodotte un tempo nelle fattorie delle Fiandre e della Vallonia. Phil Markowski ci guida attraverso le moderne tecniche di produzione di queste birre antiche, oggi tornate di moda tra i produttori professionali e casalinghi.
Birre del Belgio II
192 pagine
17×24 cm
Euro 14,90
Edizioni LSWR / MoBI
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Birre del Belgio III di Jeff Sparrow – traduzione di Thais Siciliano e Simone Orsello
Quando il birraio utilizza organismi diversi dal lievito Saccharomyces per influenzare il gusto delle proprie birre, emerge una nuova famiglia di sapori. Nel terzo volume della trilogia sulle birre del Belgio, Jeff Sparrow esplora il mondo dei Lambic, delle Oud Bruin e delle Flemish Red. Gli appassionati di birra e i birrai scopriranno descrizioni dettagliate dei metodi produttivi e delle procedure di fermentazione per creare birre squisite e particolari; inoltre troveranno utili informazioni sulle maturazioni in botte, sulla miscelazione di diverse produzioni birrarie e sull’utilizzo della frutta nelle fermentazioni “selvagge”.
Birre del Belgio III
288 pagine
17×24 cm
Euro 19,90
Edizioni LSWR / MoBI
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https://www.facebook.com/birredelbelgio
Ciao ho un dubbio per il quale ti scrivo, non sono un grande conoscitore ma mi sento in molte birre belghe che ho assaggiato un sapore di \”medicinale\” scusa ma non so come meglio descriverlo, per me\” e\” piuttosto intrigante…
Vorrei riprodurlo in homebrewing, cosa lo genera ?
Considerando che non esiste in altre birre corpose extra belgio tipo barley wine la differenza e\” dovuta forse al lievito, quale e\” piu\” caratterizzante nel caso?
Immagino ti riferisca al “fenolico” che alcuni lieviti di origine belga tendono a produrre. Ma dovresti ritrovarlo in parte anche in alcune weizen bavaresi. Prova a usare un Safbrew T58 o un Mangrove Jack’s Belgian Ale M41.
Nel T58 / s33 non l ho trovato, mangrove ho usato un belgian tripel m31 ma anche qui niente, pensi che forse un lievito liquido sia piu\’ caratterizzante? Forse quel sapore non è fenolico? Difficile tradurre sapori in parole e poi in birre…ma del resto, almeno per me si tratta del sapore piu\’ caratteristico che riscontro nelle birre \”abazia\” anche quelle commercialissime, sembra spesso \”aggiunto a forza\” come per firmare le birre ma io non riesco a riprodurlo purtroppo
PS E\’ vero nelle weizen c\’e\’ un gusto simile, usare un liewito x weizen?
Se hai sentito anche nelle weizen allora è proprio fenolico. Gioca con le temperature di fermentazione con il T58, non salire troppo. Altri elementi che possono modificare il lavoro del lievito sono il pitching rate, l’ossigenazione e naturalmente il mosto (se sono aggiunti ad esempio zuccheri semplici, come da parassi in molte belghe ad alta gradazione)
Quindi scusa 18 l nel fermentatore ottenuti principalmente da malto pils con 500gr zucchero , 1 bustina di t58 a 18 gradi medi (non ho camera termostatica), posso sperare in un po di fenoli?
Per una tripel? (OG?) Dovrebbe essere ok.